Il controllo del contachilometri in un’auto usata

Christian Manganelli
Controllare la documentazione di un’auto usata

E se i chilometri che appaiono sul veicolo che sto per acquistare, non corrispondessero a quelli realmente percorsi?

Osservando il contachilometri di un’auto usata, spesso è possibile scoprire qualche sorpresa, principalmente relativa ad eventuali manomissioni dello stesso: l’analisi attenta dei chilometri effettivi è quindi fondamentale.

 

Quindi, la domanda che dobbiamo porci è: quale può essere il chilometraggio esatto della macchina che abbiamo in esame?

 

Purtroppo non esiste una regola scientifica per valutare la manomissione di un contachilometri, ma esistono sistemi di ragionamento sui quali basare l’indagine eventuale.

Il primo di questi è relativo ad una stima chilometrica annua che, all’incirca, possa aggirarsi tra i 15.000 ed i 30.000 km. Questa forbice deve necessariamente tener conto del tipo di macchina che valutiamo, soprattutto nel caso preferibile in cui la vettura venga acquistata da un privato che dichiaratamente l’ha acquistata come nuova, per meglio comprendere quella che può essere “la storia della vita del mezzo”. Quindi assolutamente attenzione quando, ad esempio, ci troviamo di fronte ad auto che hanno tra i 7 e gli 8 anni di vita, con un chilometraggio presentato tra i 60.000 ed i 90.000 km, magari con due o tre passaggi di proprietà alle spalle: probabilmente la cifra indicata è stata in questi casi “ritoccata” per agevolarne la vendita.

Altra cosa riguarda l’attenta analisi del libretto dei tagliandi della vettura: sono preferibili sempre quelle auto che hanno rispettato i piani previsti dalla casa madre, rispetto a quelle che abitualmente hanno registrato tagliandi effettuati presso officine generiche, che possono averne alterato i dati a piacimento. In questo caso è sempre opportuno richiedere le fatture per verificare eventuali incongruenze tra la data effettiva del tagliando stesso, i chilometri progressivamente registrati e soprattutto i lavori di manutenzione effettuati.

Purtroppo, negli ultimi anni, la maggior parte dei marchi Premium con vetture di segmento medio alto, ha deciso di omettere il libretto dei tagliandi tra gli strumenti in dotazione di bordo: l’unico modo, in questi casi, per verificare la corrispondenza tra manutenzione della vettura e chilometri esposti, è quindi di informarsi presso la rete ufficiale, utilizzando il numero di targa o di telaio della vettura stessa.

Ricapitolando:

  1. Fondamentale la verifica dei chilometri e dell’anno di immatricolazione
  2. Attraverso questi due dati è necessario calcolare approssimativamente il chilometraggio medio annuo
  3. Verifica della paternità dei tagliandi: se provengono da officine ufficiali o generiche, e le relative fatture
  4. Verifica del rispetto o meno delle scadenze previste dai piani di manutenzione ufficiali.
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Christian Manganelli

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